Con la pubblicazione in GU è entrato in vigore dal 2 marzo il piano Transizione 5.0, finanziato con risorse PNRR. Per la sua piena applicazione occorrerà, oltre che la conversione in legge, anche l’emanazione (prevista entro 30 giorni) di un importante decreto attuativo. Sono ammissibili i progetti di innovazione tecnologica che comportino un efficientamento energetico (investimenti in beni strumentali e/o software 4.0 inseriti in progetti di efficientamento energetico; sistemi per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti
rinnovabili – a esclusione delle biomasse – ammissibili solo per progetti con un investimento in macchine 4.0 almeno pari a 40.000 euro; formazione del personale in competenze per la transizione 5.0 nel limite massimo del 10% dell’investimento in beni 4.0 e per un massimo di 300.000 euro).
Ricordiamo che i progetti agevolabili dovranno obbligatoriamente iniziare e concludersi nel biennio 2024 – 2025 e che è prevista una certificazione, prima di effettuare l’investimento, di un valutatore indipendente che attesti che il progetto di innovazione rispetta i criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia. Successivamente una seconda certificazione ex post, a investimento ultimato, dovrà attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti.
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