Nella presente pagina sono pubblicate le informazioni dovute da CONFIRETE – Soc. Coop. in ottemperanza agli obblighi previsti dal D.Lgs 33/2013 e dalla Determinazione dell’ANAC n. 1134 dell’8 novembre 2017 in quanto soggetto che, in qualità di gestore di misure agevolative a valere su risorse pubbliche, svolge attività di “interesse pubblico” e specificatamente “attività di esercizio di funzioni amministrative”.
In particolare, ai sensi degli articoli 26 e 27 del D. Lgs 33/2013 nonché delle istruzioni di cui alla già citata Determinazione ANAC, sono pubblicate, per tutte le concessioni di agevolazioni a valere su risorse pubbliche di importo superiore a mille euro le seguenti informazioni:
- denominazione del soggetto beneficiario e codice fiscale;
- importo del vantaggio economico corrisposto in termini di ESL;
- la norma a base dell’attribuzione;
- ufficio/responsabile del relativo procedimento amministrativo cui è attribuita la responsabilità dell’istruttoria o della concessione dei contributi/vantaggi economici;
- modalità seguita per l’individuazione del beneficiario.
Di seguito si riportano le misure agevolative e l’elenco dei beneficiari. A seguire sono indicate le altre informazioni dovute (unità responsabile, procedimento, strumenti di tutela ecc…) senza distinzione di misura in quanto comuni per tutte.
Contributo Legge di Stabilità 2014
Contributo assegnato al Confidi nell’ambito delle “Misure per la crescita dimensionale e per il rafforzamento patrimoniale dei confidi” con il più generale obiettivo di sostenere – attraverso la costituzione di un apposito fondo rischi, l’accesso al credito delle PMI attraverso la concessione di nuove garanzie alle PMI associate a valere sul predetto fondo.
L’individuazione dei beneficiari, le modalità di intervento e la gestione delle richieste avvengono nel rispetto dei criteri e delle modalità previste dal Decreto 3 gennaio 2017 del Ministero dello Sviluppo Economico (e successive modifiche).
Ai sensi dell’art. 10-bis, comma 1 del D.L. 27 gennaio 2022 n.4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2022 n. 25, il contributo può essere altresì utilizzato per la concessione da parte di CONFIRETE di finanziamenti agevolati a piccole e medie imprese operanti in tutti i settori economici. In particolare trattasi di finanziamenti a medio e lungo termine erogabili in parte (80%) con le risorse della Legge di stabilità 2014 ed in parte (20%) con risorse proprie del Confidi.
Sono finanziabili, a valere su tali risorse, le micro, piccole e medie imprese operanti in tutti i settori:
– regolarmente iscritte al Registro delle imprese;
– nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
– non in stato di scioglimento o liquidazione;
– non oggetto di procedure concorsuali;
– che non soddisfano le condizioni previste dalla normativa per l’apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale su richiesta dei creditori.
Le caratteristiche del prodotto sono riportate nella tabella che segue:
Importo finanziamento | minimo € 10.000 – max 100.000 € |
Durata | da 24 mesi a 84 mesi |
Finalità | supporto di iniziative relative a liquidità e/o investimenti (*) |
Tasso | Applicazione all’intero ammontare del finanziamento di un tasso d’interesse fisso per tutte le classi di rating del 3,5% (che equivale ad un tasso dello 0,00% sulla quota dell’80% erogata con le risorse di cui alla legge di stabilità 2014 e ad un tasso massimo del 16,80% sulla quota erogata con fondi del Confidi). TAEG max 4,51% |
(*) I finanziamenti agevolati non possono, in ogni caso, essere concessi a fronte di operazioni di consolidamento di passività finanziarie a breve termine o di rinegoziazione di passività finanziarie a medio-lungo termine.
Per le condizioni complete fare riferimento al Foglio Informativo.
L’agevolazione sarà concessa nel rispetto dei limiti ed alle condizioni previsti dai regolamenti in materia di aiuti “de minimis” applicabili in relazione al settore di attività in cui opera la PMI beneficiaria e, in particolare, dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e successive modifiche e integrazioni, dal regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e successive modifiche e integrazioni e dal regolamento (UE) n. 717/2014 della Commissione del 27 giugno 2014 e successive modifiche e integrazioni.
Previa in ogni caso la valutazione del merito di credito, i finanziamenti parzialmente a valere sulle risorse erogate al Confidi in attuazione dell’articolo 1 comma 54, della legge 27 dicembre 2013 n. 147 potranno essere erogati fino ad esaurimento di dette risorse.
Ai seguenti link è possibile scaricare il modulo di domanda:
richiesta di finanziamento agevolato
Per ottenere supporto nella presentazione della richiesta o per chiarimenti l’impresa può contattare la filiale territorialmente competente.
Per maggiori informazioni: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/misure-per-il-rafforzamento-confidi
Contributo Regione Piemonte – Misura Regione Piemonte 2019
Trattasi del contributo assegnato al Confidi a valere sul Bando della Regione Piemonte “Programma pluriennale per le attività produttive 2018 – 2020” L.R. N. 34 del 22/11/2004 “Interventi per lo sviluppo delle attività produttive” – art. 3 L.R. n. 7 del 29/06/2018 “Sostegno alle PMI” Misura “sostegno al sistema di garanzie in favore delle Pmi piemontesi attraverso l’integrazione dei Fondi Rischi dei Confidi” per il rilascio di nuove garanzie.
Per maggiori informazioni: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sviluppo/sviluppo-territoriale/sostegno-ai-fondi-rischi-confidi-garanzie-alle-pmi-lr-3404
Fondo Antiusura L. 108/96
L’art. 15 della legge 7 marzo 1996, n. 108 (disposizioni in materia di usura) istituisce il Fondo di prevenzione per il fenomeno dell’usura, finanziato da entrate statali, la cui disponibilità viene ripartita annualmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, su domanda, a favore di confidi, associazioni e fondazioni, che abbiano i requisiti richiesti per legge e dimostrino di attuare una gestione efficiente ed efficace delle risorse pubbliche destinate a garantire e limitatamente ai Confidi anche a finanziare, soggetti a rischio usura.
L’individuazione dei beneficiari, le modalità di intervento e la gestione delle richieste avvengono nel rispetto dei criteri e delle modalità previste dalle Disposizioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per maggiori informazioni: https://www.dt.mef.gov.it/it/attivita_istituzionali/prevenzione_reati_finanziari/anti_usura/
Contributo Regione Emilia Romagna – Bando per la concessione di contributi finalizzati all’abbattimento dei costi di accesso al credito per favorire la ripresa del sistema produttivo in seguito all’emergenza Covid-19 – MISURA CHIUSA
Contributo assegnato al Confidi a valere sul Bando della Regione Emilia Romagna “Bando per la concessione di quote di un Fondo da destinare all’abbattimento dei costi per l’accesso al credito, finalizzato alla ripresa del sistema produttivo in seguito all’emergenza covid19″ di cui alla Delibera di Giunta nr. 225 del 23/03/2020 di Regione Emilia-Romagna come modificata dalla Delibera di Giunta nr. 391 del 24/04/2020. Il Fondo era destinato alla concessione di contributo ad imprese e professionisti a rimborso totale o parziale del TAEG.
Per maggiori informazioni:
Unità organizzative responsabili, iter procedimenti e strumenti di tutela
Tutte le richieste di intervento in garanzia, anche a valere su Misure sostenute da contribuzione pubblica, sono istruite per quanto concerne la completezza documentale, la valutazione del merito di credito e l’ammissibilità del soggetto e dell’operazione alla misura agevolativa dall’Area Crediti sulla base delle disposizioni interne del Confidi.
Di norma il processo istruttorio del Confidi, dal momento in cui la documentazione necessaria è completa, si conclude entro 60 giorni da calendario.
Ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza di Banca d’Italia (alle quali il Confidi è sottoposto) e delle normative che regolano le misure agevolative, si precisa che non può essere previsto l’istituto del “silenzio assenso”. Pertanto in ogni caso il Confidi fornirà al soggetto richiedente, riscontro sull’ammissione o meno della richiesta di accesso ad una specifica misura sostenuta da contribuzione pubblica.
Si precisa che, avverso ai provvedimenti di diniego assunti dal Confidi sulle singole posizioni in richiesta, il soggetto richiedente potrà fare ricorso all’Arbitro Bancario e Finanziario e, in subordine, alla giustizia amministrativa o alla giustizia ordinaria.
Di seguito sono indicati i recapiti del Confidi a cui è possibile inviare richieste di chiarimento in merito alle misure sopra elencate e/o sulle istruttorie relative alle singole posizioni a valere su dette misure:
CONFIRETE – Soc. Coop.
Area Commerciale
Corso Re Umberto, 1
10121 Torino
Tel. 011 5712200
mail: info@confirete.it pec: confirete@pec.confirete.it
Con riferimento ai criteri e alle modalità per la valutazione delle richieste di intervento in garanzia, anche a valere su Misure sostenute da contribuzione pubblica, il Confidi ha internamente adottato un Regolamento del processo creditizio.
Accesso civico
L’Accesso civico semplice riconosce a chiunque il diritto di richiedere documenti, informazioni e dati che l’Amministrazione ha l’obbligo di pubblicare, nei casi in cui gli stessi non siano già pubblicati. L’Accesso civico generalizzato riguarda invece la possibilità di accedere a dati, documenti e informazioni ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria.
L’istanza di accesso civico deve riguardare documenti/dati disponibili, identificati o identificabili. L’istanza può essere presentata a mezzo posta elettronica certificata (con firma digitale) o in originale (con firma autografa e presentazione di copia di un documento d’identità) a:
CONFIRETE – Soc. Coop.
Corso Re Umberto, 1
10121 Torino
Tel. 011 5712200
pec: confirete@pec.confirete.it
In caso di rifiuto totale o parziale dell’accesso o di mancata risposta entro trenta giorni dalla presentazione della richiesta, il richiedente può presentare domanda di riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Amministrazione competente, che decide con provvedimento motivato, entro il termine di venti giorni. L’eventuale e successivo provvedimento del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza può essere impugnato davanti al Tribunale amministrativo regionale ai sensi dell’articolo 116 del Codice del processo amministrativo (decreto legislativo, 2 luglio 2010, n. 104).
Qualsivoglia richiesta di Accesso sarà iscritta dal Confidi nell’apposito Registro degli Accessi.